Come Preparare un Pasto per la Pausa Pranzo al Lavoro
Non sempre è possibile pranzare a casa. Saltare i pasti non è mai una scelta salutare, così spesso non lo è neanche mangiare nei vari ristorantini, al bar e perfino alla mensa. Inoltre, considerando il periodo di crisi che stiamo attraversando, è molto più economico e intelligente prepararsi il pranzo a casa, però sempre con stile, curando anche i più piccoli dettagli.
All’inizio, salvo che non si possieda già, è necessario procurarsi alcuni piccoli ma indispensabili accessori come una borsa termica, dei contenitori con coperchi a chiusura ermetica, delle tovagliette, posate e bicchieri, tutto ovviamente secondo il proprio stile.
La borsa termica è indispensabile per un corretto mantenimento del cibo, non deve essere né troppo grande e né troppo piccola, la misura ideale è intorno ai 13/15 litri. E’ bene sceglierla in tinta unita, così che possa essere personalizzata secondo i propri gusti e magari seguendo il corso delle stagioni. E’ consigliabile che abbia delle tasche porta oggetti esterne, il manico e una tracolla per trasportarla comodamente. In alternativa è possibile utilizzare uno scaldavivande elettrico.
Pranzare senza apparecchiare non è il massimo! Anche se si pranza con un panino o un insalata consiglio sempre l’uso delle tovagliette. Quelle in plastica sono sicuramente più comode da pulire, ma personalmente preferisco quelle in cotone. Sono molto più leggere, occupano meno spazio e in genere riescono a creare un’atmosfera più accogliente e calda, soprattutto se si pranza in ufficio, serve a “staccare”.
La scelta dei contenitori per il cibo è importantissima, perché devono fungere anche da piatti. E’ preferibile averne di diverse forme e dimensioni. Rotondi, con un diametro di 15 centimetri e i bordi alti almeno 5 centimetri, ideali per le zuppe e le insalate, e rettangolari o quadrati, con i bordi quasi schiacciati per la carne e il pesce. Non bisogna mai tralasciare le boccettine, mignon, per i condimenti come sale, olio, aceto e pepe. Ovviamente sono da preferirsi tutti in vetro o in porcellana, durano nel tempo e sono più igienici, perché non si deformano e sopportano sia le alte che le basse temperature.
Le posate, molti scelgono quelle in plastica, io consiglio anche in questo caso quelle che si utilizzano quotidianamente a casa, ossia forchetta, cucchiaio e coltello in acciaio inox, da tenere in una piccola e morbida pochette, con un paio di tovaglioli di carta! Se è possibile, anche per il bicchiere escluderei la plastica a vantaggio del comune vetro, e per evitare che si possa rompere, è sufficiente rivestirlo o tenerlo in una scatola tutta sua quando lo si mette nella borsa, assieme a tutto il resto.
La pausa pranzo di solito dura 45 minuti, un’ora. E’ il tempo sufficiente per gustare in pieno relax il proprio pasto, purchè non si esageri scegliendo dei piatti troppo elaborati e che appesantiscono poi la digestione, rallentando il rendimento al lavoro. Questo però non significa che si debba mangiare sempre la solita insalata!
I piatti da preferire sono quelli che si possono preparare magari la sera precedente, o che comunque il giorno dopo richiedono solo dei semplici ritocchi, come la gratinatura o l’assemblaggio. Ad esempio la carne e il pesce si cucinano la sera per il giorno dopo, mentre le zuppe, i minestroni, le creme, si possono preparare la sera prima e finire di cuocere o addirittura scaldare poco prima di metterle nel contenitore ermetico. Le insalate si possono lavare e asciugare perfettamente il giorno prima, e quindi assemblare la mattina, prima di andare al lavoro, per poi essere condite prima di gustarle.
I cibi consigliati sono i cereali come orzo, farro, quinoa, cous cous, oltre le carni bianche, il pesce, le verdure, e la frutta al posto del dolce. Le cotture migliori sono quelle al vapore, al forno o alla piastra. I cibi mantengono meglio le loro proprietà organolettiche, risultano essere più gustosi e hanno bisogno di essere conditi di meno. Questo li rende assai più digeribili. Meglio evitare anche i farinacei come i grissini e i crakers, da preferire, se proprio non se ne può fare a meno, una fettina di pane integrale ai cereali.
Risulta essere sconsigliabile accompagnare il pasto con le bevande alcoliche e zuccherine, anche se quest’ultime sono light, sono preferibili invece l’acqua minerale o oligominerale naturale, e al posto del caffè, una buona tisana, calda o fredda, secondo i propri gusti. Se invece non se ne può fare proprio a meno, è preferibile un buon calice di vino rosso oppure una birra piccola, e un caffè possibilmente poco zuccherato.
Esempio di piatto unico da preparare e gustare durante la pausa al lavoro: insalata di quinoa con tenere verdurine cotte al vapore. E’ una ricetta molto semplice da preparare. Sazia, soddisfa il palato e, cosa molto importante, non appesantisce la digestione.
Ingredienti per una persona: gr 200 di verdure surgelate tipo “contorno leggerezza – orogel”, gr 50 di mais cotto al vapore tipo “bonduelle”, gr 50 di quinoa, nr 2 cucchiai abbondanti di basilico surgelato tritato tipo “la valle degli orti”, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva ligure, acqua filtrata, sale iodato.
Cuocere le verdure surgelate al vapore, salare moderatamente. Lessare la quinoa in acqua filtrata e salata. Scolare, spolverare con il basilico surgelato, aggiungere le verdure, il mais, mescolare e lasciare raffreddare. Mettere nel contenitore ermetico, tappare. Condire con l’olio extra vergine di oliva solo qualche attimo prima di gustare.