Come Funziona l’Alimentazione Biologica
Oggi non è facile condurre un’alimentazione biologica, sia perché ancora la maggior parte delle persone non ha ben compreso cosa si intende per biologico e sia perché fare una spesa biologica implica costi decisamente più elevati. Chi ha deciso di intraprendere la strada del biologico, però, deve essere messo in guardia nella scelta dei prodotti da introdurre nella propria alimentazione, infatti molta frutta e verdura tradizionale risulta essere contaminata da più pesticidi di quanti si immagina.
Come detto, oggi riporre nel carrello della spesa alimenti del tutto biologici è assai arduo. È difficile poter distinguere il prodotto che vada bene per la propria alimentazione biologica e per il benessere della propria salute.
Una cosa è certa: i veri prodotti biologici non costano poco, infatti, alimentazione biologica e risparmio economico non vanno a braccetto. Anche cercare di acquistare prodotti tradizionali e prodotti biologici per riuscire a far quadrare il conto della spesa, è un’impresa difficile. In genere, chi sceglie di essere un consumatore biologico, non dovrebbe inserire nella propria spesa anche prodotti che non sono tali.
Che si sia deciso di essere consumatori biologici al 100% o solo per metà, però bisogna saper distinguere gli alimenti tradizionali da quelli biologici. Naturale per condurre un’alimentazione biologica, fare incetta di frutta e verdura, che sono tra i prodotti più contaminati dai pesticidi. Inoltre, esiste frutta e frutta, ovvero ci sono specie che vengono maggiormente trattate con i pesticidi rispetto ad altre, per questo motivo sarebbe utile riuscire a distinguere gli alimenti mangiabili da quelli più rischiosi.
Da alcuni anni, proprio in virtù della diffusione dell’alimentazione biologica, sono nati su tutto il territorio diversi supermercati o catene specializzate nell’offrire prodotti biologici e a km 0. Sui banchi di tali supermercati specializzati, si può davvero trovare di tutto, dalla frutta agli ortaggi, dalla pasta al pane fino all’olio, tutti rigorosamente 100% biologici.
Naturalmente volendo fare una spesa interamente biologica, si può andare sul sicuro spendendo in questi centri specializzati, eppure perché quel consumatore, che non può permettersi una spesa tutta biologica, non dovrebbe sapere quali sono gli alimenti più a rischio e quali no?
A rispondere alle domande sul biologico, ci pensa ogni anno l’Environmental Working Group che, negli Stati Uniti, si preoccupa di verificare la qualità e la sicurezza degli alimenti, compilando un elenco dei dodici prodotti più contaminati e che, quindi, si consiglia di comprare biologici. Tali prodotti sono: mele, uva, fragole, pesche, sedano, pomodori, peperoncino, pesche nettarine, patate, spinaci, peperoni e cetrioli. Oltre a questi, vengono segnalati a rischio anche cavoli e zucchine.
Risulta esserepossibile che anche chi acquista prodotti biologici compri anche alimenti tradizionali. Non è detto, infatti, che i prodotti ortofrutticoli tradizionali siano da eliminare del tutto dalla propria tavola. È possibile, infatti, trovare qualità e genuinità anche in tali alimenti, soprattutto tra quelli che appartengono alla filiera del km 0, che non vengono trattati e che provengono da orti coltivati nel rispetto dell’ambiente e della salute umana.
Anche in questo caso, l’Environmental Working Group è entrato nei particolari redigendo una lista di frutta e verdure a minor rischio pesticidi e che è possibile acquistare anche non biologici, e sono: asparagi, melanzane, verza, cipolle, piselli congelati, patate dolci, mais, funghi, melone, avocado, pompelmo, kiwi, mango, papaya e ananas.