Cosa si Mangiava nel Medioevo
I primi libri di cucina che si conoscono, con ricette e spiegazioni e consigli, sono di fine del tredicesimo secolo o del 1300, perido di grande attività e di vita sociale in tutta Europa.
Con piccole differenze regionali, le ricette sono piuttosto simili nelle diverse lingue, e ci stupisce vedere quanto la spiegazione di come realizzare questi piatti ha molto in comune con le belle e buone ricette dei nostri giorni, o con quelle delle nostre nonne, come troviamo nel “CUCCHIAIO D’ARGENTO”, o nel “TALISMANO DELLA FELICITA’” o nel classico e italianissimo “L’ARTE DI MANGIAR BENE” di Pellegrino Artusi.
La cucina medievale ha alcuni gusti preferiti: i sapori acidi, e specialmente l’unione del dolce con l’acido, o perfino con il salato; profumi di spezie; bolliti di pollame; pani, legumi ed erbe; budini e torte.
Certo che, prima della scoperta dell’America, non troviamo piatti che contengano patate, pomodori, zucche, fagioli, mais, peperoni, cacao, vaniglia, e neppure tacchino, ma i cuochi si dilettavano della bontà e anche consigli dietetici sulle proprietà dei prodotti.
Alcuni prodotti erano più in uso allora che ora, come le mandorle, che si trovano nominate in ricette dolci e salate, come ripieni, come farina o come bevanda: forse nelle campagne erano più comuni di ora i mandorli dai chiari fiori rosa.
Il latte di mucca o di capra si beveva appena munto, ma si usava per fare formaggi. Le mandorle, tritate, pestate e spremute, si prestavano per produrre una bevanda che si manteneva più tempo senza irrancidirsi ed era di facile fattura.
Vi passo una ricetta, autentica, di budino di mandorle, ma, già che richiede LATTE DI MANDORLE, ve ne trascrivo, prima, la semplicissima ricetta:
150 a 200 grammi di mandorle. Pulirle e ridurle in polvere. Aggiungere un litro d’acqua bollente o di brodo; mescolare bene. Lasciar riposare un’ora. Passare al setaccio spremendo bene. Si otterrà così un liquido bianco come il latte.
BUDINO DI MANDORLE
Una tazza di latte di mandorla
Un cucchiaio e mezzo di zucchero
Mezza tazza di panna di latte
Mezza – o un quarto – tazza d’acqua di rosa
Mezza tazza di gelatina insapora
Scaldare il latte di mandorla e aggiungerci la panna di latte. Cuocere a fuoco lento aggiungendo l’acqua di rosa e lo zucchero. Aggiungere la gelatina. Mescolare lentamente e costantemente. Quando è ben mescolato, refrigerare durante quatro ore. Quando il composto si è solidificato (può essere un po’ molle per i nostri gusti) versare nelle apposite tazze e spolverare con zucchero.